Bari: dal naso allo spazio, successo senza precedenti di 'Art & Science 2017' Giornaledipuglia.com 6 ottobre 2017
Nello splendore del Teatro Petruzzelli di Bari, gremito fino all’inverosimile, si è svolta la terza edizione dell’evento: «Art & Science 2017 - Dal micro al macrocosmo»
Una esperienza entusiasmante che ha fatto dialogare, oltre alle cellule, la professionalità di artisti, medici, astrofisici, scienziati, critici d’arte, musicisti di fama internazionale, stilisti, insomma una serata da non dimenticare.
Ideatore e regista dell’avvenimento l’instancabile Matteo Gelardi, otorinolaringoiatra, citologo nasale presso il Policlinico Universitario di Bari, presidente e fondatore dell’Accademia Italiana di Citologia Nasale (AICNA), propone da alcuni anni con temi e sorprese originali e creative.Il notissimo citologo nasale, impegnato da alcuni anni alla formazione e divulgazione nazionale ed internazionale della Citologia Nasale, organizza in Italia ed all’estero Master di base e avanzati.
È autore del primo Atlante di Citologia Nasale (2004), tradotto nel 2007 in lingua inglese e pubblicata in seconda edizione nel 2012. Attualmente ricopre l’incarico di dirigente di I livello ed è responsabile della Unità Operativa di Rinologia dell’Università di Bari, Policlinico.

Abbiamo assistito, ancora una volta, all’entusiasmante evento che ha visto protagonisti, oltre allo stesso Gelardi, l’astrofisico Fabio Peri, esperto di astronomia extragalattica e di cosmologia, Conservatore del Civico Planetario “U. Hoepli” di Milano.
Il prof. Peri è stato fondatore e presidente dell’Associazione dei Planetari Italiani (PlanIt) e membro di varie associazioni italiane ed internazionali (IPS, SAIt).
Svolge attività divulgativa attraverso conferenze e iniziative, anche con musica e teatro, finalizzate a far conoscere l’Astronomia al pubblico.
Nella prima parte (scientifico-culturale), Matteo Gelardi e Fabio Peri ci hanno accompagnati in un lungo viaggio, partendo dalle nostre cellule (microcosmo), fino ad attraversare lo spazio per giungere ai confini dell’universo (macrocosmo). Insomma abbiamo avuto la sensazione di essere all’interno di un Planetario.
Giovanna Gelardi ha presentato “Quando la scienza diventa moda”. Una sfilata con modelle che indossavano abiti con le “artistiche” immagini delle cellule della citologia nasale riprese dal microscopio dallo stesso Gelardi.
Nella seconda parte (artistico-musicale) sul tema “L’uomo, il cosmo e le sue imprese spaziali”, si sono esibiti cantanti, musicisti e orchestre, presentando vari brani musicali sui temi “Cielo”, “Luna”, “Viaggio”, “Conquista” “La vita nello spazio”, le Stelle” e “I viaggi interstellari”.I commenti ai brani musicali sono stati di Rosa Lippolis (ricercatrice del CNR), mentre la voce recitante è stata di Alessandro Parisi (attore).
I componenti del Complesso, pur non essendo musicisti professionisti, si sono esibiti in straordinarie performance musicali che hanno mandato in visibilio il pubblico. Il “Complesso Golgi”, che è stato diretto anche dal maestro Bepi Speranza, è formato da:
Vincenzo Frappampina (basso), Matteo Gelardi (batteria), Nicola Maggi (piano elettrico), Carmine Malvani (sintetizzatore)
Cosimo Mitrani (voce), Nicola Ribecco (chitarra solista), Niceta Antonio Tommasi (chitarra accompagnamento).
Hanno inoltre partecipato: Bepi Speranza, compositore, direttore d’orchestra e docente presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, con la sua orchestra. Francesco D’Orazio, violinista, insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana, quale miglior solista dell’anno 2010. Nicola Fiorino, violoncellista, artista di vasta e pregevole esperienza.

Un evento assolutamente straordinario presentato da persone “non addette ai lavori”
che hanno riempito, tra amici ed estimatori, un teatro, della capienza del Petruzzelli,
senza pubblicità o mezzi di diffusione tradizionali, ma solo con un semplice passaparola.
Mi piace concludere con le parole di Philippe Daverio, noto storico dell’arte, che così scrive: «È assolutamente straordinario, a Bari, avere un teatro pieno, la gente fuori, per parlare di un’artista, che è in realtà un medico, che indaga la scienza e usa la scienza come strumento per inventare delle immagini e scopre che fra scienza e arte c’è una correlazione immediata e diretta. Noi apparteniamo ad un cosmo e in questo cosmo la creatività del singolo corrisponde alla meccanica della creatività del cosmo stesso. L’equilibrio fra i due linguaggi è ciò che genera l’armonia e l’armonia è alla base della questione artistica».Foto credits: Rosario De Gaetano