vittorio polito
giornalista pubblicista scrittore
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Basilica, Santuario, Cattedrale: differenze e curiosità   Giornaledipuglia.com 9 gennaio 2016
Recentemente (8 dicembre 2015) la Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Bari è stata elevata, dall’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci, alla funzione di Santuario.
Vediamo in dettaglio quali sono le differenze tra parrocchia, santuario, basilica e cattedrale.
La Parrocchia è la chiesa in cui il parroco esercita le funzioni pastorali e, solitamente, è la più piccola circoscrizione territoriale di una diocesi.
Il Santuario è il luogo di devozione legato a eventi o manifestazioni miracolose della Madonna, dei Santi o dei Martiri o anche parte della chiesa dove sono conservate reliquie o immagini ritenute miracolose, oggetto di particolare venerazione o meta di pellegrinaggi.
Per Basilica (casa del re o del Signore) si intende una chiesa cristiana, il cui tipo architettonico è costituito da un edificio a sviluppo longitudinale, diviso da colonne e pilastri in tre o cinque navate. Infatti il nome deriva dal latino basilëca e dal greco basilikö.
Per quanto riguarda le basiliche, esse sono considerate tutte “minori” ad eccezione delle quattro Basiliche di Roma, definite “maggiori”: San Pietro, San Paolo fuori le Mura, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.
La Cattedrale rappresenta la sede vescovile ed è la sede della cattedra del Vescovo, ove esercita il suo magistero e apostolato.
Nella nostra città la Cattedrale è retta dall’Arcivescovo della Diocesi di Bari-Bitonto Monsignor Francesco Cacucci.
La Cattedrale di Bari è una delle grandi opere romaniche sorte dopo l’anno mille, essa rappresentava il simbolo della città medievale, l’edificio più importante dove si svolgevano cerimonie religiose, ma anche manifestazioni civili e politiche.
Secondo la tradizione Bari ebbe per primo Vescovo un discepolo di San Pietro, San Mauro, ed assurse a metropoli delle Puglie
sotto l’impero dei Greci.

Per tale motivo si rendeva necessaria una chiesa episcopale degna del suo lustro. Pare indubbio che una chiesa episcopale sorgesse sullo stesso posto sin dal secolo VI, con a fianco il battistero, trasformato poi nell’ancora esistente Trulla.
A Bari si contano i seguenti Santuari: Santuario-Basilica Pontificia di San Nicola; Santuario Santa Maria Odegitria (Cattedrale); Santuario Santa Fara; Santuario S. Maria di Buterrito (Ceglie del Campo) e, ultima in ordine di tempo quella di Sant’Antonio da Padova.
Mentre l’unica Basilica di Bari è quella dedicata a San Nicola.
La Basilica di San Nicola, retta da padre Ciro Capotosto.o.p., merita qualche notizia in più. Essa fu costruita nell’ambito della Corte del Catapano, residenza del governatore bizantino e che rivela la sua storia già dall’architettura esterna, che appare più come una fortezza che una chiesa, anche se nel periodo normanno fu usata proprio come ‘fortezza difensiva’.
È dotata di quattro cortili interni, anticamente chiusi e riservati al clero della Basilica che a sua volta li metteva a disposizione dei commercianti in occasione delle fiere nicolaiane di maggio e dicembre. Anche altre chiese, compresa quella di San Gregorio, facevano parte della Corte del Catapano.
Una delle parti più interessanti è rappresentata dalla Cripta, la chiesa sotterranea in corrispondenza del presbiterio e del transetto, che certamente fu la prima parte portata a termine, e che oggi ospita la tomba di San Nicola. Severa e sobria come un’ara pagana – scrive padre Gerardo Cioffari – fu ben presto rivestita d’argento, assumendo la sua conformazione definitiva nel 1319 con la copertura (altare d’argento e cielo della cappella)
donato dallo zar di Serbia Uroš II Milutin (1282-1321).
Anche la cappella orientale, riservata agli ortodossi affinché potessero celebrare la loro liturgia, concretizza a sua volta il discorso della vocazione ecumenica di Bari e San Nicola.
Infine la Cappella delle Reliquie (o del SS. Sacramento) è stata creata a seguito della nascita del Museo Nicolaiano che ha ospitato tutti i preziosi della ex Sala del Tesoro, ad eccezione dei reliquari.
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