San Valentino e San Faustino proteggono innamorati e single Giornaledipuglia.com 10 febbraio 2019

Ma pare che anche gli innamorati delusi hanno un protettore che, secondo una leggenda dell’area tarantina, è riconoscibile in San Vito e si festeggia il 15 giugno.
La notorietà di San Valentino quale patrono degli innamorati deriva, oltre che dalla famosa storia di Serapia e Sabino, anche da altre storie e curiosità nelle quali sono interessati anche bambini, colombi ed anche l’Amleto di Shakespeare.

Ancora nel sec. VIII un altro documento narra alcuni particolari del martirio: la tortura, la decapitazione e la sepoltura, ad opera dei discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, il successivo martirio di questi e la loro sepoltura.
Altri testi del sec. VI, raccontano che San Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece, venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio ed al figlio del Prefetto della città.
Mentre finora la vicenda del Santo era collocata tra il 197, data della sua consacrazione episcopale, ed il 273, data del suo martirio, rendendo difficile pensare che abbia esercitato l’episcopato per oltre settant’anni, ora la data del martirio è stata fissata intorno alla metà del IV secolo.
Il suo corpo fu dai discepoli sepolto a Terni (Fonte: www.santiebeati.it).

Fino alla recente riforma del calendario venivano festeggiati in questo giorno i Santi Faustino e Giovita. Il Martirologio Romano diceva: «A Brescia si festeggia il natale dei santi Martiri Faustino e Giovita, fratelli, i quali sotto l’imperatore Adriano, dopo molti combattimenti sostenuti per la fede di Cristo, ricevettero la vittoriosa corona del martirio». Gli estensori del nuovo calendario hanno però espresso questo severo giudizio: «La memoria dei Santi Faustino e Giovita, introdotta nel Calendario romano nel sec. XIII, viene cancellata: si tratta dei martiri bresciani Faustino e Giovenza, dei quali si possiedono degli Atti interamente leggendari; in essi Giovita viene ritenuto diacono, benché fosse una donna».




Il volume è ricco di notizie e documentazioni, frutto di appassionate ricerche, insomma i seguaci del Santo degli innamorati potranno apprendere tante curiosità sul loro protettore, non sempre diffuse dai media.

Curiosità. Alcune fonti sostengono che San Valentino è ricordato nella ‘Legenda Aurea’ di Jacopo da Varazze (o da Varagine). La ‘Legenda Aurea’ (spesso italianizzata per assonanza in Leggenda Aurea con evidente slittamento di significato), è una raccolta medievale di biografie agiografiche scritta in latino. Jacopo da Varazze fu anche frate domenicano e vescovo di Genova.
Sembra che Valentino sia stato punito anche per aver sposato segretamente giovani coppie di modo che i mariti non dovessero andare in guerra. Ciò era sufficiente per essere considerato nemico dell’imperatore.
Pare che John Spratt, provinciale carmelitano in Irlanda, portò il reliquiario contenente il corpo di San Valentino e un piccolo recipiente con il suo sangue nella chiesa carmelitana di Whitefriar Street, a Dublino, dove si può vedere ancora oggi. Nel reliquiario ci sono solo alcuni resti del santo (e il recipiente), racchiusi in una piccola scatola sigillata con la cera, con un fiocco di seta rosso intorno.
A Valentino, per aver rifiutato di rinnegare Cristo, gli fu presumibilmente attribuito il soprannome di Valentinus, che significa approssimativamente “colui che mostra grande coraggio”.
Prima di essere decapitato, aggiunge la ‘Legenda’, ridiede la vista e l’udito alla figlia del suo carceriere. Era il 14 febbraio dell’anno 269.