Il gioco del lotto e la ‘smorfia’ tra storia e curiosità , Giornaledipuglia.com 25 gennaio 2020
I
l gioco è una qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedicano, da soli o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini che la ricreazione e lo svago, esercitando capacità fisiche, manuali e mentali. La competizione governata da regole fra persone, il cui esito, legato spesso a una vincita in denaro, chiamata posta del gioco, dipende dall’abilità dei singoli contendenti e soprattutto dalla fortuna.

Il gioco del lotto, ad esempio, è uno dei giochi legato proprio alla fortuna, perché si basa sulla legge del calcolo delle probabilità. La fortuna è un concetto che accompagna l’uomo fin dagli albori della civiltà in un eterno dialogo di speranze, di rispetto e di sfida. Questo rapporto si è stabilito nelle forme del gioco e del giocare.

Questa pratica prese quindi il nome di “Giuoco del Seminario”. Ai giocatori era data la possibilità di giocare solo due volte l’anno.
A Bari il primo appaltatore autorizzato fu tale Francesco Bugatto. In ogni caso è fuor di dubbio che il gioco del lotto è radicato a Napoli.


Anche i baresi non rinunciano al Gioco del Lotto. La città di Bari è la prima ruota nelle estrazioni.
Questo non è sfuggito a Luigi Sada, Carlo Scorcia e Vincenzo Valente, tre studiosi pazienti, competenti e affezionati, che in una loro pubblicazione (“Bari Mito”, Japigia Editrice), presentata da Oronzo Parlangeli, hanno inserito anche il capitolo «Pe cci sciòch-o Geghedellotte» (per chi gioca al lotto), riprendendo dalla Smorfia un campionario di vocaboli corrispondenti a persone, eventi, oggetti, Santi, ecc., traducendoli in dialetto barese e contrassegnandoli con il corrispondente numero per consentire la combinazione e quindi la giocata.

La ‘Smorfia’ è il libro usato per trarre i corrispondenti numeri da giocare. Alcuni credono che l’origine della Smorfia risieda all’interno della tradizione cabalistica ebraica. Secondo la Cabala (Qabbalah), nella Bibbia non vi è parola, lettera o segno che non abbia qualche significato misterioso correlato.
L'origine del termine “smorfia” è incerta, ma la spiegazione più frequente è che sia legata al nome di Morfeo, il dio del sonno nell’antica Grecia.
La smorfia è tradizionalmente legata alla città di Napoli, che ha una lunga storia di affetto nei confronti del gioco del lotto, ma ve ne sono molte altre legate ad altre città. A solo titolo di esempio riporto, dalla pubblicazione citata, solo alcune voci ed i corrispondenti numeri.
Tra parentesi è posto l’articolo per le varie distinzioni (plurale, maschile, femminile, ecc.).

E, per restare in tema, riporto una simpatica poesia del poeta dialettale barese, Peppino Zaccaro, che tratta del gioco del lotto.
U gigdellotte di Peppino Zaccaro
Sendite a mè ve

vogghie racchendà
nu fatte cheriuse assà.
Ji stanotte, doppe
na sorte de greffuate
tre nummere sò sennate.
Fescènne so sciute
o petteghine du gigdellotte
pe fa na bbèlla scecuate.
Vijne, vijne fertuna mè
vijne tèrne beneditte
u core me sckatte mbitte.
E penzave, penzave
velèsse fa cessà ce ccose
velèsse aggerà pe tèrre e pe mmare
tutte u munne
atturne atturne
avè cassre e palazze
salì sop’a la mendagne
cchiù jalde ca nge stà
uazzurre du cijle
che nu discete atteccuà.
Madonna mè
u tèrne non av’assute
e ce me mborte
ca no nzò vengiute
mègghie nu picche
de cusse paravise
ca na mendagne de terrise.