San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, è passato anche da Bari Giornaledipuglia.com 3 ottobre 2019



L’attuale chiostro, lo Speco, una costruzione del quattrocento, all’epoca di San Bernardino da Siena, apostolo dell’osservanza, fu considerato come suo luogo naturale e ne fece un insigne centro dell’umiltà e della povertà francescana. Vi è poi lo Speco del Santo che consiste in una grotta che ha dato il nome al Santuario.

Un altro importante luogo per San Francesco fu Greccio, primo eremo francescano detto “Betlemme Francescana”. Un villaggio della Sabina a 705 metri sul livello del mare, ove è presente il celebre Santuario Francescano in mezzo ad una folta selva di lecci. La leggenda ricorda che Francesco, che già nel 1217 abitava sulla cima del Monte Lacerone che sovrasta Greccio, scese più volte ad evangelizzare gli abitanti del castello. È in questo luogo che San Francesco realizza, con l’aiuto della popolazione, il primo presepe vivente con l’intento di ricreare la mistica atmosfera del Natale di Betlemme, per vedere con i propri occhi dove nacque Gesù, il Re povero.

Altro luogo francescano è il Santuario di San Fabiano, oggi denominato Santa Maria de la Foresta, posto a ridosso della vallata ed è circondato da boschi di castagni. Nel percorso per giungere al Santuario s’incontrano le mura e le stazioni della Via Crucis di scuola napoletana del XVIII secolo provenienti dal Convento di San Bonaventura in Frascati e benedette da San Leonardo da Porto Maurizio, ideatore della Via Crucis. La “Foresta” è detta anche “Tabor Francescano”, poiché qui ebbero tregua le atroci sofferenze di San Francesco, luogo nel quale con ogni probabilità ebbe l’ispirazione del “Cantico delle Creature”.

Giunto sulla spiaggia di San Cataldo, s’imbatté in alcuni disperati pescatori che cercavano acqua e non trovandola bestemmiavano e imprecavano. Il Santo d’Assisi impietositosi, con un colpo di bastone fece zampillare acqua copiosa e fresca dissetando così i pescatori. Questo il motivo, secondo il racconto, che quel luogo, oggi spiaggia dei baresi, fu chiamato «San Francesco alla Rena».